Dipendenza da fumo di sigaretta
Dipendenza da fumo di sigaretta
Il vizio di fumare una sigaretta fa parte di una routine quotidiana ma ad un tratto diventa imperativo e urgente smettere. Eppure si ha la tendenza a smettere e riprendere come se non ci si potesse mai liberare definitivamente delle sigarette.
Il fatto è che si può essere a diversi stadi dalla Dissuefazione dal fumo. Ci può essere un primo gradino dove sono in atto numerosi fattori, tra cui la dipendenza di tipo fisico e chimico e la dipendenza di tipo psicologico. In questo caso il fumo può essere considerato un'abitudine, un rifugio, un elemento di equilibrio in un sistema fortemente caotico. La domanda che ci si pone questo punto è che cos'è un abitudine? È un tracciato, un percorso neurologico facilitato nel cervello, è una serie di connessioni fortemente rinforzate e che vengono attivate automaticamente rispetto a degli stimoli esterni - può essere il fatto di salire in macchina, terminare un lavoro, uscire da una situazione stressante, come una discussione. Trovare un momento di relax. In questo caso quando una persona sta accendendo una sigaretta non sta scegliendo, non sta vivendo consapevolmente, ha attivato una forma di risparmio energetico a livello encefalico, che lo spinge ad eseguire dei gesti automatizzati. Questo spiega perché si persiste nel fumare nonostante sia ben chiaro che questa abitudine potrebbe comportare un grosso danno alla propria salute e in modo indiretto provocare danni alla salute anche agli altri, a volte soggetti totalmente inermi come i neonati. Sì, parliamo di neonati perché ben pochi sanno che le molecole dannose che vengono rilasciate dal fumo di sigaretta si attaccano agli abiti e nel momento in cui abbracciamo un bambino, un neonato, gli provochiamo dei danni aumentando la possibilità che sviluppi asma o patologie respiratorie, bronchiti, otiti. Il fumatore che chieda aiuto per interrompere il vizio del fumo in questo stadio deve sapere che avrà necessità sia di un coach mentale che aumenti la consapevolezza dei propri gesti quotidiani, sia l'aiuto di un medico che possa intervenire sulla dipendenza di tipo fisico e chimico. In quest'ultimo caso un'efficacissima scienza che ci viene in aiuto è l'auricoloterapia o neuromodulazione auricolare. Infatti a livello del padiglione auricolare si trovano dei punti neurologicamente attivi che agiscono in due sensi: vi sono dei punti che alterano il gusto della sigaretta a livello delle papille gustative della lingua e vi sono punti che agiscono su aree del cervello modulando lo stato d'ansia. La terapia può essere o graduale oppure può essere una terapia d'urto nel paziente fortemente motivato che ha esclusivamente una necessità di liberarsi della dipendenza di tipo chimico. Gli strumenti che il medico specialista in auricoloterapia utilizza sono: dei microaghi a permanenza, oppure le sedute prevedono l'utilizzo di un elettrostimolatore con l'applicazione di una energia elettrica sotto soglia del dolore. Nel momento in cui esiste una cooperazione tra medico e paziente i risultati sono eccellenti. In fin dei conti interrompere definitivamente la dipendenza dal vizio del fumo è una prova morale e fisica con sé stessi. Superare questo gradino aumenta la propria autostima e dimostra che è possibile superare il nostro nemico più grande, colui che ci boicotta nelle imprese più difficili, il nostro subconscio.